Il progetto
Il progetto I MOVE è un progetto di cooperazione europea che mira a sviluppare strumenti pratici sui temi della diversità, dell’accessibilità, dell’equità e dell’inclusione per i professionisti del settore culturale, promuovendo così un’evoluzione delle pratiche in questo settore.
Il nostro progetto si concentrerà sulla formazione permanente del personale di musei, centri scientifici e altre organizzazioni culturali per affrontare i non-pubblici, i non-visitatori o chiunque possa sentirsi a disagio in un’organizzazione culturale, in particolare rivolgendosi alle minoranze in termini di genere, etnia, disabilità, cultura, età, e altro.
Obiettivi
Supportare le organizzazioni e il personale nell’identificazione delle problematiche DAEI (Diversità, Accessibilità, Equità e Inclusione) e definire una metodologia di autovalutazione
Sviluppare risorse educative che rispondano alla domanda concreta e pratica di affrontare le problematiche DAEI nelle attività di qualsiasi organizzazione culturale.
Tali risorse:
- saranno facilmente accessibili e utilizzabili da ogni tipo di organizzazione culturale e da ogni professionista della cultura
- forniranno un risultato sostenibile
- consentiranno una soluzione su misura in ogni contesto specifico
Migliorare le competenze delle organizzazioni e del loro personale in materia di DAEI attraverso un approccio incentrato sull’utente, che combini le conoscenze accademiche con le esperienze sul campo
- affidandosi a strutture di formazione
- affidandosi ad un approccio riflessivo
Attività
Il progetto IMOVE è stato concepito come un propulsore per far progredire il cambiamento DAEI all’interno delle attività dei membri del consorzio e, ci auguriamo, dei futuri utenti degli strumenti sviluppati.
Tre risultati principali saranno accessibili in 5 lingue europee:
- Uno strumento di analisi e autovalutazione
- Un modulo di formazione
- Un opuscolo di raccomandazioni: un Libro Bianco
Beneficiari
Il progetto I MOVE è stato sviluppato per:
- tutto il personale delle organizzazioni culturali (facilitatori, educatori, project manager, comunicatori, curatori, grafici) e soprattutto gli utenti principali che possono essere portavoce nelle loro reti professionali
- responsabili delle decisioni e delle politiche di istituzioni, comuni, collettività territoriali
- reti professionali locali, responsabili di istituzioni o agenzie e reti culturali e scientifiche, reti di stakeholder, agenzie culturali locali, dipartimenti culturali comunali